IN DETTAGLIO

Mostra Italia per interni #4 

Milan
2017

Dal 2 al 24 Marzo lo studio Vudafieri-Saverino Partners è protagonista, insieme a Lazzarini Pickering Architetti, della mostra IN DETTAGLIO, organizzata dallo Spazio FMG che prosegue il suo percorso di ricerca dedicato all'interior.

Gli studi sono chiamati a interpretare il mondo della progettazione d’interni a partire dal dettaglio, tema centrale dell’intera esposizione, e a raccontare la propria filosofia progettuale a partire dai dettagli selezionati dei loro migliori progetti, con un’attenzione particolare agli interni di lusso (home e retail) realizzati per grandi committenti italiani e internazionali.

 

Nel nostro modo di lavorare ci sono dettagli disegnati e dettagli solo pensati: controllati, rischiosi o spuri. 

 

Dettagli trovati nel luogo del progetto, solo scoperti, fatti da altri prima, che non esistono in quanto dettagli finché non li mettiamo a fuoco; dettagli che ci vengono incontro, che non avevamo né pensato né disegnato. 

 

Dettagli ricchi fatti con materiali poveri, e dettagli poveri fatti con materiali ricchi.

Dettagli che esistono anche se guardati da lontano, e dettagli che devono essere guardati da vicino per esistere. 

 

Dettagli empatici e dettagli anti–patici, scontrosi, dialettici, dettagli–cerniera che mettono insieme due materiali incompatibili, e fanno di due mondi uno.

 

Sono fatti di pensiero, materia e luce. A volte diventano immagine e spesso un vago ricordo. Sottolineano l'involucro dello spazio in cui viviamo.

 

Nel nostro modo di lavorare, il dettaglio non è ansia di troppo disegno o di troppo controllo; l’attenzione al dettaglio è un viaggio di Gulliver alla scoperta di un micro-mondo (stupefacente).

 

IL DETTAGLIO NON E’ UN DETTAGLIO…

 

Se il Lusso è rappresentato da materiali preziosi e costosi, lavorazioni complesse, disegno ossessivo e ossessione della precisione, probabilmente noi facciamo una cosa diversa.

 

Ricerchiamo una “eleganza” sottile che passa sovente da una semplicità quasi frugale, o per contro una “bruttezza” che mette in crisi il nostro normale concetto di bellezza.

 

E lo facciamo anzitutto attraverso i materiali: la loro matericità, la loro capacità di mutare con la luce e invecchiare con il tempo.

L’ombra è più interessante della luce, e questo forse è quello che abbiamo imparato dall’Oriente.

 

Due case - le nostre -  e il nostro locale preferito, forse sono un buon esempio del nostro pensiero.

A CURA DI 
Luca Molinari e Alessandro Benetti

FOTO
PAOLO VALENTINI